Tabellino della partita

25/02/1973 - Lecce, stadio Via del Mare
23° giornata del Campionato di Serie C 1972/1973
Lecce 3Matera 0
Trevisan
Lorusso
Vellani
Materazzi
Mamilovich
Di Somma
Carella
Fortunato
Ferrari
Giagnoni
Fiaschi
Bertonelli
Germinario
Baldan
Gambini
Loprieno
Monaldi
Chimenti (II) Vito
Galati
Toffanin
Veneranda
Michesi
All.: CorradiAll.: Mancinelli Alfredo
Eventi:
18' Sostituzione Angelino per Baldan
21' Gol Carella
70' Gol su rigore Ferrari [rig.]
90' Gol Ferrari
Ammonizione Toffanin
Ammonizione Gambini
Arbitro: Baldoni di Ancona
Note:
Giornata gelida, pioggia fitta dalla metà del primo tempo, terreno di gioco scivoloso nella ripresa. Spettatori 18.000 per un incasso di circa 20 milioni di lire.Al 18' del primo tempo,in uno scontro con Carella, si è infortunato ad una gamba Baldan (Matera) che è stato sostituito da Angelino. Al 30' del secondo tempo ha accusato uno stiramento muscolare Loprieno (Matera) che ha comunque continuato a giocare. Calci d'angolo 5 a 4 per il Matera (primo tempo 3 a 1 per il Lecce). A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Ferretti e il centrocampista Desio; per il Matera il secondo portiere Antezza.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 26 febbraio 1973 così titola: "Il LECCE come un tornado s'abbatte 3 volte sul Matera". Tornato sul proprio campo dopo la "divagazione" seppur vittoriosa contro il Potenza sul neutro di Bari, il Lecce ha ripreso le sue vecchie abitudini conseguendo un altro clamoroso successo, il sesto consecutivo e l'undicesimo interno su altrettanti incontri. Il tre a zero ormai può considerarsi un risultato abituale per la capolista, sempre più vicina alla B, ma è una punizione troppo severa per il generoso e sfortunato Matera che l'ha impegnata al massimo e due volte, sull'1 a 0, è stato sul punto di pareggiare. La prima parte della ripresa, quando il Lecce si trovava con un gol di vantaggio (spendida rete di Carella), è stata altamente emotiva: una serie di azioni di una squadra coraggiosa e sfortunata sotto la porta salentina che ha avuto l'epilogo nell'altra metà campo, in una azione di contropiede nella quale Giagnoni, appena entrato in area di rigore, palla al piede, è stato toccato da Monaldi, Sul terreno scivoloso, anche per la spinta di Monaldi, Giagnoni è caduto e l'arbitro inflessibilmente ha concesso il rigore. Ferrari, insaziabile di gol, non ha perdonato e la partita è finita lì. Il Matera non è stato avversario facile o "addomesticabile" per la capolista.Ha impostato una fitta ragnatela a centrocampo riuscendo a frenare e contenere parecchio gli avversari. Marcati a dovere Fortunato e Giagnoni per i primi venti minuti da Gambini e Galati, le punte leccesi sono state poco servite. Anzi Galati, scattando sorprendentemente in avanti ogni volta che entrava in possesso palla metteva sovente in allarme la difesa leccese. Ed era proprio Galati a procurare il primo brivido all'11': calciava dal vertice dell'area una punizione ad effetto e per poco non sorprendeva Trevisan, il quale scivolava ma riusciva a controllarsi inarcandosi all'indietro e deviando la palla di quel tanto da farla finire in calcio d'angolo. Si aveva l'impressione che fino a quel momento il Lecce non avesso preso sul serio la partita, ma il pericolo scuoteva i salentini e le ali Carella e Fiaschi rientravano a centrocampo per entrare in possesso della palla ed avviare azioni di attacco. Le estreme erano servite più dai terzini e dal libero Di Somma che dai centrocampisti, tutti in evidente imbarazzo. Carella continuava a ravvivare il gioco contro la sua ex squadra e lasciava un segno ben più importante alla sua vecchia squadra: su azione Lorusso-Fiaschi-Vellani con passaggio di quest'ultimo in area, Carella interveniva in corsa girando con l'esterno del piede destro imparabilmente in rete. Un gran gol con un magistrale tocco alla brasiliana che dava la svolta alla partita. Il Lecce appariva più sicuro e dimostrava la sua forza catapultandosi in area materana ed impegnando più che severamente la difesa materana. All'inizio della ripresa il Matera produceva il suo massimo sforzo per pareggiare (....) Era un Matera encomiabile che teneva sul chi vive non solo gli avversari ma anche i diciottomila degli spalti i quali a gran voce invocavano l'immissione in campo di Desio, un giocatore fresco che avrebbe potuto dare ordine e continuità a centrocampo. Mentre faceva freddo e pioveva a dirotto e la folla invocava "Desio in campo", al 25' il rabbioso contropiede leccese con palla da Materazzi a Giagnoni, scatto dell'interno sulla destra, quindi conversione in area e fallo di Monaldi punito col rigore. Ferrari non si faceva pregare per mettere un'altra gemma nello scrigno dei suoi gol. Riprendeva ad attaccare la squadra lucana, ma i pericoli maggiori si verificavano sull'altro fronte per contropiedi di Fiaschi e Ferrari con tiri che impegnavano Bertonelli. Allo scadere del tempo arrivava il terzo gol del Lecce, contropiede rapido con palla da Giagnoni a Carella e allungo per Ferrari: il centravanti scattava rabbiosamente e dal limite con una saetta definiva il risultato.