Tabellino della partita

05/02/1978 - Lecce, stadio Via del Mare
21° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Lecce 0Ascoli 0
Nardin
Lorusso
Lugnan
Belluzzi
Zagano
Loprieno
Sartori
Pezzella
Skoglund
Russo
Montenegro
Marconcini
Anzivino
Perico
Scorsa
Legnaro
Pasinato
Roccotelli
Moro
Ambu
Bellotto
Quadri
All.: GiorgisAll.: Renna Antonio
Eventi:
69' Sostituzione Beccati per Montenegro
75' Sostituzione Zandoli per Quadri
85' Ammonizione Pasinato
Arbitro: Pieri di Genova
Note:
Giornata con tempo incerto e forte vento di tramontana che nel primo tempo ha soffiato alle spalle dell'Ascoli. Nessun incidente di rilievo ed un solo ammonito: Pasinato per gioco falloso. Angolo 9 a 2 (p.t. 3 a 2) per il Lecce. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e il centrocampista De Pasquale; per l'Ascoli il secondo portiere Sclocchini e il mediano Mastrangioli. Spettatori 19.100 per un incasso di 77.137.000 lire, circa un milione meno rispetto al record dell'anno scorso (78 milioni) stabilito con Lecce-Vicenza. Oggi hanno pagato tutti, giornalisti e fotografi compresi, trattandosi della "giornata giallorossa".
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 6 febbraio 1978 così titolava: " Il Lecce da pari a pari col grande Ascoli, gioco entusiasmante, è mancato il gol". Come se avesse vinto. Un Lecce che ha fatto quasi tutto quel che c'era da fare. Ha tremato, certo, più di una volta. Ma in qualche momento ha scosso quelli che qualcuno ha definito, nientemeno, che i mostri della B. E' stato anche sul punto di farcela al 4' di gioco (quel pallone capitato sul piede di Montenegro trovatosi solo a due passi da Marconcini e non messo in rete per un incredibile recupero di Legnaro). Come ha rischiato di perdere (grande parata di Nardin al 32' del p.t. su tiro-gol di Perico e salvataggio di Loprieno sulla linea, di testa, su un pallone che Roccotelli all'8' della ripresa aveva fatto passare sulla testa di Nardin). Ma poi ha esaltato tutti con un finale di partita giocato in modo rovente, deciso, anche efficace. L'Ascoli ha giocato con estrema compostezza, il Lecce gli ha risposto con altrettanta eleganza. Spettacolo di correttezza e spettacolo tutto alla salentina intorno ai protagonisti. Folla da record, bandiere, applausi per tutti. A Renna, a Giorgis, ai giocatori. Un Lecce organizzato con intelligenza, Giorgis ancora una volta ha sconcertato tutti quando ha annunciato la formazione, ha tirato fuori la sorpresa Loprieno, schierando Pezzella mezz'ala. Tutti a chiedersi: cosa vuol fare? Semplice, Loprieno uno stopper su Quadri, attaccante difficile. Ambu toccava a Zagano, l'altro stopper. Chiuso così il discorso sulle punte da controllare. Giorgis ha affidato il tornante Roccotelli a Lorusso e il mediano d'attacco avversario, Pasinato, a Lugnan. Mayer, infortunato e squalificato. rimpiazzato con quel Pezzella che anche da libero riesce ad essere un difensore invidiato al Lecce da ogni squadra. Sono mancati i necessari suggerimenti a quello che si dovrebbe chiamare l'attacco del Lecce ma che attualmente costituisce l'autentica disperazione dei tifosi e dell'allenatore, con quel Montenegro che va lentamente riprendendosi, Loddi costituisce la più grossa e valida speranza perchè si riesca a vedere il Lecce venir fuori dal tunnel di questa irritante sterilità.