Tabellino della partita

19/02/1978 - Lecce, stadio Via del Mare
23° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Lecce 2Cesena 1
Nardin
Lorusso
Pezzella
Belluzzi
Zagano
Mayer
Sartori
Cannito
Beccati
Russo
Montenegro
Moscatelli
Benedetti
Lombardo
Ceccarelli
Oddi
Bittolo
Pozzato
Valentini
Macchi
Piangerelli
De Falco
All.: GiorgisAll.: Marchioro Giuseppe
Eventi:
54' Gol Sartori
60' Gol Ceccarelli
64' Gol Cannito
70' Sostituzione Rognoni per Pozzato
81' Sostituzione Skoglund per Beccati
Ammonizione Cannito
Ammonizione Lorusso
Ammonizione Macchi
Arbitro: Redini di Pisa
Note:
Pomeriggio con cielo nuvoloso e vento di scirocco che nel primo tempo ha soffiato alle spalle del Cesena. Festeggiato il portiere Nardin per le sue duecento partite in B: gli sono state offerte una medaglia d'oro dell'U.S. Lecce S.p.A. e una targa ricordo dal centro di coordinamento Lecce Club. Ammoniti nel Lecce Lorusso e Cannito, entrambi per proteste, nel Cesena Macchi per fallo su Zagano. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e il centrocampista De Pasquale; per il Cesena il secondo portiere Bardin e il centrattacco Bonci. Sorteggio antidoping negativo per Pezzella, Montenegro e Russo (LE) e Piangerelli, Lombardo e De Falco (Cesena). Angoli 7 a 7 (p.t. 5 a 2 per il Cesena). Spettatori paganti 10.917 per un incasso di 33.380.500 lire più gli abbonati.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 20 febbraio 1978 così titolava: "Dopo 7 pari, il Lecce torna a vincere (questa è la marcia giusta per la A!)". Due gol e due punti: i primi non li realizzava dalla terza di andata contro il Brescia, i secondi dall'incontro interno del 20 novembre contro il Catanzaro. Due avvenimenti da festeggiare con particolare entusiasmo, visto che sono coincisi anche con lo sganciamento dal gruppone delle inseguitrici e con l'insediamento alle spalle dell'Ascoli, insiema alla Ternana. oggi il Lecce ha fatto temere ancora per il pareggio non tanto per propria colpa quanto per una macroscopica svista dell'arbitro (che pure ha diretto molto bene) il quale ha convalidato il gol del pareggio cesenate segnato al 15' del secondo tempo da Ceccarelli, dopo una forte spinta data da Macchi a Zagano, il quale, cadendo, ha offerto su un piatto d'argento al mediano del Cesena il pallone del momentaneo pareggio. E'stato questo, se vogliamo, il momento più difficile della partita. Il Lecce dopo una serie di attacchi nel primo tempo (fra l'altro al 27' aveva colpito la parte alta della traversa con Russo e al 37' Moscatelli aveva superato se stesso, deviando in angolo un gran tiro di Montenegro)era andato in vantaggio al 9' della ripresa con un gol a dir poco rocambolesco di Sartori. Cìè stata un'incursione sulla sinistra (quasi al limite dell'area cesenate) di Russo che ha scambiato con Sartori; il tornante leccese ha sparacchiato in mezza rovesciata un tiro senza pretese. Ma ecco le stranezze del gioco del calcio: il pallone, facilmente controllabile, è stato atteso da Moscatelli con eccessiva sicurezza, che ha cercato di agguantarlo dopo il rimpallo. E' accaduto invece che per uno strano effetto il pallone è sfuggito a Moscatelli, andandosi ad infilare in rete. dopo aver battuto sotto la traversa. Inutile il tentativo di parata del portiere romagnolo. Un gol incredibile che però è servito a rompere l'incanto della rete nella porta della curva sud; quest'anno infatti nè il Lecce, nè altre squadre erano riuscite a violare quella porta. Dopo soli 6' minuti (al 15' del s.t.) il gol discusso del pareggio cesenate. Ma quella di oggi è stat una squadra nuova sotto l'aspetto della determinazione e così in 4' (al 19?) il Lecce è stato capace di ristabilire nuovamente le distanze segnando con Cannito una rete d'applausi: triangolo volante fra Sartori, Pezzella e Montenegro, tocco perfetto di quest'ultimo per Cannito che di precisione ha battuto Moscatelli, mandando il pallone all'angolino sinistro, imparabilmente. Al 25' un'altra bella azione iniziata da Cannito e proseguita da beccati non è stata conclusa in gol da Montenegro per un soffio, stesso discorso deve farsi per un'altra brillante azione Russo-Montenegro, il cui tiro molto forte è passato di poco alto sulla traversa. Questa partita poteva finire anche 3 o 4 a 1 per il Lecce senza dimenticare però che gli ultimi minuti sono stati da autentico batticuore per il forcing disperato dei romagnoli. Il Cesena ha fatto molta manovra ma ha costruito poco specie in zona-gol. Certo, il punto di forza di oggi del Lecce è stato il centrocampo, dove Cannito ha spopolato, ma c'è da osservare che hanno affiancatp l'azione di Cannito un Sartori molto concreto e mobile, un Russo sempre più lucido e pronto per il passaggio-gol e un Belluzzi che ha offuscato la bravura di Piangerelli.