domenica 17 aprile 2016 Guardarsi alle spalle

Il tecnico del Lecce, Piero Braglia
Il tecnico del Lecce, Piero Braglia

Che quella di Messina - dopo le due sfortunate prestazioni casalinghe contro Matera e Akragas - potesse essere una partita fatale per il Lecce lo avevano chiaro tutti. Al punto che il presidente Tundo in settimana aveva rilasciato una lunga dichiarazione, nella quale aveva cercato di rasserenare gli animi diventati tesi per un primo posto ormai quasi irraggiungibile, a al tempo stesso aveva voluto rassicurare l'ambiente sulla soliditā delle prospettive societarie anche nel caso che questo campionato non si concluda come tutti sperano.
A modo suo, anche Braglia aveva cercato di intervenire su un gruppo che cominciava a dare segni di squilibrio; lo aveva fatto chiedendo una reazione e lasciando a casa chi, secondo lui, non era al massimo, vale a dire Surraco e Curiale. Forse questa mossa non ha avuto i risultati psicologici auspicati, o forse i problemi del Lecce sono pių atletici e tattici che non di natura mentale; fatto sta che contro un Messina in formazione larghissimamente rimaneggiata gli uomini di Braglia non sono riusciti ad andare oltre uno scialbo pareggio e non hanno messo in mostra nč determinazione, nč automatismi tattici, nč freschezza atletica. Oltre tutto i salentini non hanno nemmeno saputo far tesoro del vantaggio ottenuto su un calcio di rigore propiziato da Caturano - entrato pochi minuti prima al posto di un inconcludente Sowe che, schierato al fianco degli "inamovibili" Moscardelli e Doumbia, aveva costituito la novitā di giornata nello schieramento leccese - e si sono fatti riacciuffare a 20' dal termine da Tavares, abile a infilarsi in velocitā nella disattenta linea difensiva ospite e a trafiggere l'esitante Bleve con un facile pallonetto.
Con questo pareggio gli uomini di Braglia abbandonano ogni speranza di raggiungere il primo posto e devono invece cominciare a guardarsi alle spalle: il concomitante pareggio del Cosenza dā loro la quasi certezza di poter partecipare ai play-off, ma persino il terzo posto č ora insidiato dalla rimonta della Casertana.