lunedì 27 marzo 2017 Un buon allenamento

La conferenza stampa sul dopopartita di Foggia
La conferenza stampa sul dopopartita di Foggia

Con cinque punti da recuperare al Foggia nelle sette partite rimanenti, e con i dauni vincenti a Catania grazie a un autogol siciliano, la sfida interna con il Fondi ha assunto per il Lecce il valore di un buon allenamento, o poco più. Oltretutto il risultato era già delineato dopo soli 8': prima Maimone e poi il redivivo Torromino - su rigore che egli stesso si era procurato - avevano indirizzato la partita su dei binari piuttosto comodi per i padroni di casa. E a scacciare i fantasmi della partita di andata (nella quale il Lecce aveva dilapidato il doppio vantaggio iniziale) ci ha pensato Filippo Perucchini, capace di sventare un paio di conclusioni laziali che sembravano in grado di riaprire i giochi. Padalino ha potuto così valutare con la giusta attenzione le novità di giornata: l'impiego di Vitofrancesco (a sinistra) e Drudi come terzini, l'esordio come titolare di Maimone, il ritorno in campo di Torromino dopo le due giornate di squalifica e un periodo di pessima forma.
Il secondo tempo, con il punteggio abbastanza al sicuro e le notizie provenienti da Catania a smorzare le già non enormi speranze di rosicchiare qualche punto al Foggia, verrà ricordato soprattutto per la sequenza ininterrotta di invettative scagliate dalla curva Nord contro mister Padalino. La conferenza stampa per dare spiegazioni (chiamarle "scuse" sarebbe forse eccessivo) sul dopopartita di domenica scorsa a Foggia, affrontata da Padalino con il supporto morale di Meluso e Sticchi Damiani, non sembra infatti aver minimamente placato le ire di gran parte dei tifosi salentini, che non hanno mandato giù - oltre alla prestazione della squadra e al risultato finale - l'apparente leggerezza con cui Padalino ha accolto la batosta ricevuta dai suoi compaesani. "Padalino vattene" è stato il più cortese degli inviti rivolti dalla curva al tecnico foggiano, che è anche stato fatto oggetto diversi cori molto poco eleganti ed eccessivamente - oltre che inutilmente - offensivi.