domenica 05 novembre 2017 Un'equazione da risolvere

Mister Liverani
Mister Liverani

Il Lecce salva la pelle e il primato con un pareggio ad Andria all’ultimo respiro e apre così, forse non nel modo sperato, un trittico di partite da cui tutti si attendono molte risposte sulle reali possibilità della squadra. Liverani dovrà riflettere con attenzione sulle indicazioni offerte dalla trasferta in terra barese per trovare le soluzioni tattiche più adeguate al migliore utilizzo degli uomini a disposizione, poiché quanto visto sabato sera è sicuramente migliorabile.
La partita si apre con i padroni di casa subito impegnati a smentire la propria precaria posizione in classifica con alcuni tentativi in attacco che trovano Perucchini reattivo. Il Lecce sembra al contrario timoroso e contratto, sebbene la difesa avversaria, complice anche un terreno di gioco in condizioni non ottimali, mostri evidenti pecche e, in qualche misura, una sudditanza psicologica che i giallorossi non sono capaci di sfruttare. Solo a partire dal 20' del primo tempo la squadra si scuote dal suo torpore e si mostra maggiormente consapevole della superiorità teorica; in area avversaria arrivano prima Mancosu e poi Armellino. Il pericolo più concreto viene tuttavia da un cross dalla sinistra tentato da Di Matteo e respinto dall’incrocio dei pali. Il primo tempo scorre nel complesso in modo anonimo senza null’altro da segnalare se non la sconfortante latitanza dei due bomber leccesi, Caturano e Di Piazza, schierati entrambi dal primo minuto.
Inizia il secondo tempo e per il Lecce si spegne la luce: una sola squadra in campo, l’Andria, e numerose occasioni nei primi minuti per i padroni di casa, che al 6' della ripresa concretizzano la supremazia in avanti con un gol di Lattanzio, pronto a sfruttare un errato controllo di Riccardi e a presentarsi solo davanti a Perucchini, superato con facilità. Nulla cambia però nell’atteggiamento del Lecce e, anzi, il gol sembra dare coraggio all’Andria che resta in avanti e in alcune occasioni sembra essere in grado di raddoppiare. Solo negli ultimi 20 minuti i giallorossi prendono in mano le redini della partita e, anche grazie agli inserimenti di Torromino e Pacilli in avanti, schiacciano gli avversari nella propria tre quarti, pur senza mai creare situazioni realmente pericolose. Solo in pieno recupero, grazie a un colpo di testa di Riccardi che si fa così perdonare la disattenzione sul gol subito, il Lecce acciuffa per i capelli un pareggio ormai insperato. Il punto guadagnato consente così di guardare con maggiore tranquillità all'impegno di mercoledì con la Casertana e a quello seguente, ugualmente impegnativo, con il Siracusa.
Una partita che lascia qualche preoccupazione in più, ma che certamente non compromette le ambizioni degli uomini di Liverani. In questa fase del campionato è lecito provare soluzioni differenti, rischiare, se necessario, anche di ottenere meno di quanto sulla carta sarebbe in preventivo, a patto che il costo degli esperimenti si traduca in soluzioni efficaci. Questo ci si attende da un tecnico che certamente non pecca di schiettezza e di onestà intellettuale. Dalla squadra ci si attendono tempi di gioco più rapidi e una maggiore capacità di sfruttare il grande potenziale offensivo messo in campo. In sostanza più coraggio e più consapevolezza dei propri mezzi. Sta al tecnico combinare nel modo più corretto le variabili nell’equazione perché il risultato dia insieme goal punti e prestazioni convincenti.

(o-w.k.)