giovedì 09 novembre 2017 Correre, correre, correre!

Riccardi esulta per il gol alla Casertana
Riccardi esulta per il gol alla Casertana

Nel turno infrasettimanale di campionato, le principali aspiranti alla vittoria finale hanno tutte ripreso a correre.
Il Trapani, che veniva da un risicato successo interno con l'Akragas, ha sfruttato il secondo turno casalingo consecutivo infliggendo un secco 4-0 al Rende. Il Catania, da parte sua, ha confermato di aver ormai superato lo shock delle due sconfitte consecutive con Leonzio e Reggina, vincendo in rimonta a Pagani con un sonoro 5-2. Il Lecce, infine, dopo il faticoso pareggio di Andria è tornato alla vittoria sconfiggendo sul proprio campo la Casertana; ad accomunare i due incontri ci sono i due gol decisivi e in zona Cesarini del giovane difensore centrale Riccardi, che nel giro di pochissime partite si è guadagnato un posto da titolare e addirittura un ruolo da goleador.
Il provvidenziale contributo di Riccardi ai risultati finali è però sintomo di un reparto offensivo che nelle ultime due partite non ha girato al meglio. Ma se ad Andria è stata tutta la squadra a soffrire, nel primo tempo giocato sabato sono stati soprattutto i giocatori che devono dare il maggior contributo alla fase offensiva che sono sembrati pigri e attendisti. Nella conferenza stampa post-Casertana, mister Liverani ha diagnosticato molto bene i problemi incontrati dal Lecce: "Il nostro inizio è stato bello - ha dichiarato - però poi non c'è stata continuità, continuità di palleggio, di muovere la palla velocemente a uno o due tocchi, quindi abbiamo rallentato la manovra e così facendo chi sta dietro la linea della palla non ci permette di giocare". La lentezza della manovra è stata dunque, secondo il suo allenatore, la principale causa della completa sterilità dell'attacco leccese; ma la manovra può essere più rapida e fluida solo se gli attaccanti si muovono e offrono alternative al portatore di palla: "Nel secondo tempo - ha spiegato Liverani - Di Piazza ha attaccato la profondità molte volte, ha provato l'uno contro uno, Mario Pacilli e Caturano hanno aumentato il movimento: bisogna sacrificarsi anche per gli inserimenti degli altri, specialmente quando non si è in giornata". Corsa e coraggio sono quindi alla base della ricetta proposta dal tecnico giallorosso: "Non è possibile che durante una partita i miei tre attaccanti non riescano a puntare i loro marcatori, hanno le qualità per farlo e lo devono fare. Se non proviamo l'uno contro uno - ha concluso il mister - non facciamo superiorità numerica e contro squadre che giocano con dieci giocatori dietro la palla riuscire a fare gol solo con la manovra pulita è molto difficile".
Insomma, benchè si tratti di una circostanza certamente nota a qualunque calciatore professionista, Liverani ha tenuto a ricordare un'altra volta ai suoi che per continuare a correre in classifica non ci si può dimenticare di correre anche in campo. Per tutti e novanta i minuti di gioco.

(p.v.)