sabato 25 novembre 2017 Complesso di superiorità

I giallorossi sul campo del Racing Fondi
I giallorossi sul campo del Racing Fondi

Una Lecce lezioso, con poche idee e chiaramente affetto da un complesso di superiorità non riesce a portare a casa l’intera posta sul campo di Fondi - di certo non un’impresa titanica - ed è ora costretto a stare a guardare l’evoluzione degli eventi nei prossimi quindici giorni.
Dopo i primi 10 minuti durante i quali la squadra mostra carattere e capacità di manovrare in velocità, verticalizzando alcuni palloni, la voglia di prevalere si spegne progressivamente e i giallorossi lasciano campo, gioco e iniziativa ai padroni di casa; proprio quando infatti il Lecce avrebbe dovuto mettere nella partita quel qualcosa in più che normalmente ci si attende da una capolista è il Fondi a crescere nel corso della prima frazione; con buona manovra i padroni di casa prendono campo e mettono più volte Corvia e Lazzari in condizione di pungere. Per onestà occorre dire che Perucchini non ha mai corso durante il primo tempo seri pericoli, se non al 32’, quando si ritrova a tu per tu Corvia ben lanciato da Galasso, che conclude ben oltre la traversa, e poco dopo al 40’ quando il portiere leccese si supera deviando in corner un tiro velenoso di Addessi. Il Lecce a sua volta crea qualche pericolo con conclusioni di Lepore, Tsonev, poi lentamente dissoltosi, e Torromino. La squadra di casa tuttavia non si è mai chiusa, ha giocato e ha lasciato giocare; è stato in realtà il Lecce a mostrarsi rinunciatario, a rallentare progressivamente la manovra con scolastici tocchi nella propria metà campo, in questo modo sacrificando ulteriormente il potenziale offensivo di Di Piazza e Torromino, sempre ampiamente coperti o anticipati quando, con fatica, la manovra saliva verso la porta avversaria.
Il secondo tempo si è dipanato sulla falsariga del primo: un avvio in mano al Lecce che lascia ben sperare e poi nuovamente il ritorno a ritmi bassi, in controllo della partita, ma quasi indicativi della scelta di accontentarsi del risultato in bianco. Unici lampi, che certamente non consentono di attribuire al Lecce nient’altro che una sufficienza stentata, uno spunto di Di Piazza, lanciato da una rara verticalizzazione sul filo del fuorigioco ma concluso con un tiro sul corpo di Elezaj, e il palo colpito da Tsonev con un colpo di testa da distanza ravvicinata deviato sul palo da un'altra prodezza del portiere avversario.
Ha certamente influito negativamente sulla dinamica del match e sulle poche opportunità create la scarsa vena dimostrata da alcuni uomini di centrocampo, Pacilli su tutti, troppo supponente, e a seguire Armellino e Tsonev. Tutti o quasi i protagonisti comunque compassati o arruffoni, in ogni caso privi di un qualsiasi spunto men che scontato capace di mettere le punte a tu per tu con il portiere avversario. Unica nota positiva è parsa essere la ritrovata attenzione del reparto difensivo che, rispetto a quanto spesso visto da alcuni mesi a questa parte, ha regalato una prova senza sbavature. Nella giornata deludente dell’intera squadra anche mister Liverani non brilla: pur non rinunciando a spingere i suoi, questa volta l’allenatore leccese non ha saputo tirar fuori dal cappello alcuna mossa in grado di scompaginare le carte in tavola e di imprimere un ritmo e una direzione diversi ad una partita sostanzialmente noiosa. La classifica comunque si muove così e si allunga la striscia di risultati positivi; ora sta tutto sommato agli antagonisti dei giallorossi fare la loro parte. Il Lecce, per ora capolista, si prende una settimana di relax e resta alla finestra.

(o-w.k.)