Tabellino della partita

13/01/1974 - Lecce, stadio Via del Mare
17° giornata del Campionato di Serie C 1973/1974
Lecce 3Salernitana 0
Trevisan
Lorusso
Materazzi
Zoff
Cozzani
Di Somma
Carella
Fortunato
Crispino
Giagnoni
Fiaschi
Valsecchi
Pigozzi
Coppola
Urbani
Rogora
Corigliano
Corsi
Posocco
Capone
Santucci
Di Francesco
All.: LosiAll.: Viviani Franco
Eventi:
47' Gol Giagnoni
60' Sostituzione Migotto per Posocco
76' Gol Fiaschi
82' Gol Fiaschi
Ammonizione Capone
Ammonizione Fiaschi
Ammonizione Urbani
Arbitro: Lattanzi di Macerata
Note:
Giornata di sole ma fredda con vento di tramontana che nel primo tempo ha favorito la Salernitana. Terreno in ottime condizioni. Spettatori 9.000 circa per un incasso di oltre 10 milioni. La partita doveva essere arbitrata dal sig. Vannucchi di Bologna che ieri mattina ha segnalato di essere indisposto. La can ha provveduto a designare Lattanzi. Angoli 6 a 1 (p.t. 5 a 1) per il Lecce.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 14 gennaio 1974 così titola: "LECCE grande nella ripresa: tre gol per riprendere il discorso della B". Un primo tempo timido (la partita era difficile anche perché c'era una condizione psicologica non certo delle migliori da superare), alla ricerca del gioco e della disposizione tattica funzionale. Una ripresa scoppiettante, illuminata subito al 2' da un gol di Giagnoni che ha liberato i giocatori da ogni remora, trasformandoli d'incanto in blocco. La Salernitana è andata in frantumi, disorientata di brutto, e sono arrivate altre due reti. Una vittoria che poteva essere più netta ( fra l'altro Carella, solo solo a contatto con Valsecchi, ha sbagliato alla ricerca dell'ultimo dribbling per arrivare in porta col pallone al piede), che ha il potere di rilanciare la squadra ancora confusa dopo l'episodio di Marsala. Era cominciata, s'è detto, timidamente. Il Lecce riproponeva la disposizione anti-Casertana, con Materazzi terzinosul centrocampista Corsi, Zoff laterale di spinta e Fortunato interno. La manovra stentava: Fortunato era dietro più del necessario e Giagnoni vagava in posizione ibrida, in preda a strana abulia. Il centrocampo, di conseguenza, arrancava tutto con Zoff e Materazzi che non trovavavo posizione e distanze. Si Stentava, pur non deludendo chiaramente. Il resto lo faceva la Salernitana , attenta e ben disposta, ferma a far ragnatela a centrocampo. Insomma, gioco di rimessa campano, con centrocampo infoltito (Corsi e Santucci erano lì, il primo ad aspettare Materazzi, il secondo a seguire come un'ombra Giagnoni che, come tutti i giocatori estrosi, odia le marcature assillanti). attacchi un tantino poco convinti dei salentini. Non c'era Ferrari (infortunato) e Carella, Crispino e Fiaschi (tre pesi leggeri) facevano ciò che la logica imponeva: gran movimento con scambio di posizioni. Niente: il primo tempo volava via senza che si approdasse al sospirato gol.Comunque, da ascrivere almeno tre azioni buone. Nella ripresa la trasformazione. La sveglia arrivava dal gol di Giagnoni, alla terza segnatura consecutiva. Giagnoni tornava il centrocampista di sempre e l'ordine si concretizzava. Così tutto diventava lineare e semplice, fin troppo. Ed era un crescendo: centrocampo dinamico, attaccanti che arrivavavo in area con la più grande facilità di questo mondo. La Partita era praticamente decisa, con una sola squadra in campo, la Salernitana era letteralmente cotta.Saltava tutto, difesa, centrocampo, attacco, con il Lecce che dilagava. Se il vero >Lecce è quello del secondo tempo c'è da alzarsi in piedi ed applaudire: la squadra c'è (c'è sempre stata , diamine, magari con carenze occasionali di convinzione e di carattere) e promette di riprendere il discorso della promozione, senza mezzi termini, a dispetto delle ultime disavventure. Ora si attende il Pescara, per dare dimensione più sostanziosa alle speranze. Un rilievo si può fare, senza tema di essere smentiti,: la vittoria di oggi scrolla di dosso le paure sorte negli ultimi giorni. A Lecce, si sa, le streghe fanno presto a tornare: le delusioni degli anni scorsi hanno abituato al pessimismo. E i tifosi sono sempre giustamente a temere un altro rinvio a questa benedetta promozione. Bene, prova superata. Una pietra sopra il punto di penalizzazione ed al resto, e continuare!Si Parte, la Salernitana ha il vento alle spalle. La partita indugia fino al 14'. Poi su angolo di Fortunato, battuto sulla sinistra, prende il pallone Carella, quindi Crispino e Fiaschi.Esitazione e deviazione in angolo. Il tran tran monotono riprende. Al 21' ed al 23' si f avanti la Salernitana, poca cosa. Al 27' (prima azione pericolosa leccese) è bravo Valsecchi: esce con felice scelta di tempo su Carella che si apprestava a ricevere un cross di Crispino dalla destra. Al 30' si ripete in attacco il Lecce: punizione per fallo di Pigozzi su Crispino, batte Fortunato, rimpallo, Di Somma non riesce a sfruttare. Anzi c'è un fallo fischiato contro i salentini. Al 41' Zoff a Fiaschi, seguito da Coppola (un lucano ex del Matera), Fiaschi termina a terra, si reclama debolmente per il rigore (non c'è assolutamente) e l'arbitro assegna la punizione a favore dei campani. Ripresa con musica diversa. Al 2' il primo gol, Fortunato riceve da Fiaschi a destra, passaggio a Giagnoni. La mezzala si ferma un attimo e, a difesa imbambolata, di precisione infila Valsecchi che, poverino, arriva appena con la mano (tardi). Il Lecce sembra rigenerato. Al 5' Giagnoni per Fiaschi, tiro, Valsecchi sta per lasciarsi sfuggire il pallone, ma rimedia, bloccando subito dopo. Carella e Crispino in tandem all'8', conclude Carella con pallone poco fuori. Il raddoppio è aormai nell'aria. Al 22' sembra fatto: Carella toglie un pallone ad un avversario e si invola. Tenta di arrivare solo, come s'è già scritto, superando anche il portiere, Valsecchi lo.... punisce togliendoli il pallone. Al 28' traversa di Crispino, dopo un'azione con Carella. Dopo una parata in due tempi del portiere salernitano, al 31' il gol del 2-0: Carella sulla sinistra (mentre Crispino è a terra tra il disco del rigore e l'area) crossa, devia leggermente come può Valsecchi, la sfera sta per scivolare in rete, arriva Fiaschi e dà il colpo di grazia.I Campani protestano: reclamano ingenui per un presunto fuorigioco di Crispino, dimenticando che esiste il fuorigioco passivo. Eloquente in questo caso, Franco Lattanzi (bravo sostituto di Vannucchi), non ha la minima esitazione. Al 37' si completa il punteggio: Crispino tira, c'è un rimpallo, prende Fiaschi e tira, Valsecchi sbilanciato, tenta il recupero senza convinzione.