Tabellino della partita

13/11/1977 - Genova, stadio Luigi Ferraris
10° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Sampdoria 1Lecce 1
Cacciatori
Arnuzzo
Bombardi
Tuttino
Ferroni
Lippi
Bresciani
Bedin
Orlandi
Re
Chiorri
Nardin
Lorusso
Pezzella
Belluzzi
Zagano
Mayer
Sartori
De Pasquale
Skoglund
Russo
Beccati
All.: Canali GiorgioAll.: Giorgis
Eventi:
49' Gol Orlandi
75' Sostituzione Cannito per De Pasquale
88' Gol Lorusso
Ammonizione Lippi
Ammonizione Re
Ammonizione Zagano
Arbitro: Ciulli di Roma
Note:
Giornata di sole con leggero vento di tramontana. Terreno allentato per la pioggia caduta durante la notte. Spettatori paganti 13.437 per un incasso di 37.760.000 lire più 2.600 abbonati. Moltissimi tifosi del Lecce provenienti dalle zone del nord presenti con bandiere e striscioni dei Lecce Club di Ferrara e Finale Ligure. Controllo doping per Nardin, Lorusso e Pezzella del Lecce; Bresciani, Re e Chiorri della Sampdoria. Ammoniti Re e Lippi per proteste, Zagano per gioco falloso. Angoli 9 a 6 (p.t. 9 a 1) per la Sampdoria. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e lo stopper Loprieno; per la Sampdoria il secondo portiere Di Vincenzo, il terzino Arecco e l'ala Saltutti.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 14 novembre 1977 così titolava: "Una prodezza in extremis evita al LECCE una sconfitta-beffa sul campo della Samp" Due gol strani hanno interessato una partita che poteva tranquillamente finire 0 a 0. Protagonista per il Lecce è stato Lorusso che ha compiuto un'autentica prodezza (simile a quella di Peirò) "rubando" al portiere Cacciatori il pallone che stava per essere rimesso in gioco. Mancavano due minuti alla fine quando il terzino leccese si è avventato su Cacciatori e gli ha tolto il pallone: il portiere ligure ha caricato Lorusso, che però ha resistito e quindi di destro ha segnato la rete del pareggio. Dopo un primo tempo pittosto accorto ed intelligente il Lecce si era lasciato incantare da una punizione di Chiorri. L'azione del gol della Sampdoria arriva al 4' del s.t. per un presunto fallo di Zagano su Chiorri. Si era al limite dell'area, c'era una nutrita barriera, del tiro s'incarica Chiorri: un pallonetto ad effetto che andava a sbattere contro la traversa cadendo sui piedi di Nardin che riusciva ad allontanarlo solo di poco, poi arrivava in velocità Orlandi che non aveva difficoltà a segnare. L'uno a zero ha frenato il Lecce e per converso ha galvanizzato la Sampdoria che, consapevole di poter concludere la partita con un risultato positivo, a questo punto ha cominciato a badare soltanto a controllare il Lecce. Ed è stato questo, se vogliamo, lo sbaglio maggiore perchè i genovesi hanno finito per subire la pressione dei salentini. Il Lecce ha recitato in questo frangente la sua parte più bella, la squadra ha giocato con impegno, sviluppando diverse azioni che per un nonnulla non si sono concluse positivamente. Il pareggio ha premiato un Lecce che, non bisogna dimenticarlo, ha dovuto giocare con un solo attaccante, Beccati, al quale dava una mano Skoglund. In compenso c'è stata la costante azione dei centrocampisti, tutti assai bravi (in evidenza soprattutto Sartori e Russo). In effetti la sconfitta sarebbe stata una beffa per il Lecce che, per colmo di sfortuna, proprio un minuto prima del gol della Sampdoria aveva avuto la possibilità di segnare una rete-capolavoro con De Pasquale: punizione dal limite, passaggio di Russo per De Pasquale e gran tiro con pallone indirizzato all'angolino destro della porta di Cacciatori, completamente tagliato fuori. Sembrava gol ma Lippi proprio sulla linea riusciva a deviare. Il primo tempo ha visto il Lecce molto chiuso, che ha adottato marcature strette, nel complesso un primo tempo durante il quale il Lecce ha mostrato un buon centrocampo ma ha tenuto bene anche in difesa. La ripresa sembrava dovesse avere la stessa fisionomia del primo tempo e invece è successo di tutto. Occasioni sin dal 1' con belluzzi e De Pasquale, la Sampdoria è passata in vantaggio con Orlandi, vivace la reazione del Lecce, ma la Sampdoria al 23' è andata vicinissima al raddoppio con Chiorri, poi forcing finale del Lecce e finalmente la rete di Lorusso , la seconda che il terzino segna da quando gioca nel Lecce ma la prima in campionato (l'altra la realizzò a Foggia l'anno scorso in Coppa Italia). Alla fine della partita Lorusso dichiara:"Offrirò champagne a tutti i miei compagni , credetemi dentro di me ho una grandissima soddisfazione: sono davvero l'uomo più felice del mondo". Raccontando come è riuscito a segnare dice: "Ho visto che il portiere Cacciatori stava cercando di perdere tempo facendo rimbalzare il pallone. Io ero nascosto dietro il terzino. Ragionando tra me e me ho pensato che potevo rubare il pallone a Cacciatori. Mi sono avventato su di lui, sono riuscito a portargli via il pallone ma Cacciatori mi ha preso per le gambe buttandomi a terra. Poteva essere rigore a quel punto ma io mi sono allungato per terra ed ho calciato in porta. In quel momento non ho capito più niente. Mi sono visto addosso molti compagni e per me è stato un momento di gioia ma anche di grande commozione".