Tabellino della partita

29/01/1978 - Cagliari, stadio Sant'Elia
20° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Cagliari 0Lecce 0
Corti
Lamagni
Longobucco
Graziani
Valeri
Roffi
Quagliozzi
Marchetti
Piras
Brugnera
Capuzzo
Nardin
Lorusso
Lugnan
Belluzzi
Zagano
Mayer
Sartori
Pezzella
Skoglund
Russo
Montenegro
All.: Tiddia MarioAll.: Giorgis
Eventi:
73' Sostituzione Magherini per Graziani
Ammonizione Lamagni
Ammonizione Capuzzo
Ammonizione Piras
Ammonizione Mayer
Ammonizione Sartori
Arbitro: Mascia di Milano
Note:
Pomeriggio con cielo coperto e spruzzi di pioggia. Terreno molto allentato. Spettatori circa 30.000 con un incasso di oltre 22 milioni di lire. Simpatica (anche se polemica) offerta di cestini con arance per tutta la squadra del Lecce. Prima della gara sono state offerte da un gruppo di ragazze sarde vestite in abiti tradizionali. Grave infortunio allo scadere della partita per Mayer: in uno scontro con un difensore cagliaritano ha riportato la sospetta frattura del setto nasale. Si è scontrato con un avversario e poi cadendo è andato a sbattere su Pezzella che si trovava a terra. Antidoping negativo.Angoli: 6 a 4 (p.t. 4 a 2) per il Cagliari. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci, il centrocampista De Pasquale e il centrattacco Beccati; per il Cagliari il secondo portiere Copparoni e lo stopper Ciampoli.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 30 gennaio 1978 così titolava: "Poco gioco ma pace fatta fra Lecce e Cagliari (non pesa sulla gara il "giallo" dell'arancia)". Un Lecce d'acciaio non ha tremato nemmeno dinanzi al Cagliari della nuova gestione Tiddia-Riva. Un altro pareggio (il quinto consecutivo) per questo Lecce che non si è intimorito da quella autentica crociata di veleno che da più parti gli è stata scagliata addosso sperando così di fargli saltare innanzi tempo i nervi. Il Cagliari visto contro il Lecce ha sofferto parecchio, specialmente a centrocampo dove la mossa Pezzella (un difensore puro) è stata decisiva per fermare Brugnera, suggeritore di tutte le trame cagliaritane. La partita in sè per sè non è stata nè bella nè molto veloce. Molto ha contribuito anche il terreno di gioco, pesantissimo per l'acqua abbondante caduta in nottata e durante la stessa partita. Il primo tempo non ha riservato grosse emozioni, essendo stato giocato con prudenza da entrambe le squadre. Più impacciato e apparso il Cagliari, per la spietata sorveglianza a centrocampo di Pezzella su Brugnera, di Belluzzi (autentico motorino sulla tre quarti) su Marchetti e di Russo nei confronti di Graziani. La ripresa ha fatto vedere subito un Lecce più convinto nei suoi mezzi, più fortemente proteso all'attacco, deciso a tentare il colpo del ko con rapidi contropiedi. E non c'è riuscito soltanto per poco dal momento che al 9' con un bel tiro di Sartori ha sfiorato il palo e che al 15' Skoglund si è trovato a due metri da Corti tutto solo e con un pallone da spedire in rete a colpo sicuro, ma purtroppo ha svirgolato. Al 21' un forte tiro angolato di Montenegro è stato respinto da Corti e la 23' Belluzzi si è fatto precedere da Marchetti proprio mentre stava concludendo in gol con un tiro ravvicinato. Si era ormai alla metà della ripresa e il Lecce ha preferito non rischiare ulteriormente, si è così contratto a centrocampo lasciando una maggiore iniziativa al Cagliari. Una strategia che poteva costargli cara, perche il Cagliari, così come avvenuto nel primo tempo, ha cercato con un finale di fuoco di vincere la partita. Nardin non si è lasciato sorprendere effettuando tre grosse parate (dal 40' al 43') su tiro ravvicinato di Longobucco, su colpo di testa di Valeri e su tiro molto forte di Quagliozzi.