Tabellino della partita

07/05/1978 - Lecce, stadio Via del Mare
33° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Lecce 1Palermo 0
Nardin
Lorusso
Lugnan
Belluzzi
Zagano
Pezzella
Sartori
Cianci
Loddi
Biasiolo
Montenegro
Frison
Vullo
Citterio
Brignani
Di Cicco
Brilli
Osellame
Borsellino
Chimenti (II) Vito
Maio
Magistrelli
All.: GiorgisAll.: Veneranda Fernando
Eventi:
23' Gol Loddi
63' Sostituzione Conte per Osellame
81' Espulsione diretta Zagano
85' Sostituzione Miceli per Loddi
Ammonizione Di Cicco
Ammonizione Brilli
Ammonizione Lorusso
Ammonizione Zagano
Ammonizione Zagano
Ammonizione Montenegro
Ammonizione Borsellino
Arbitro: Redini di Pisa
Note:
Pomeriggio afoso, cielo coperto con schiarite di sole intervallate da spruzzi d'acqua. Terreno un pò sdrucciolevole. Espulso Zagano per doppia ammonizione al 36' del s.t., tutte e due le volte aveva commesso fallo su Magistrelli. Ammonito Montenegro per proteste, Lorusso per gioco falloso e i palermitani Borsellino, Di Cicco e Brilli, tutti e tre per proteste. Sorteggio antidoping per Lugan, Sartori e Cianci (LE), Frison, Citterio e Maio (PA). E' stato premiato Mayer con una medaglia d'oro per le oltre 100 partite giocate con il Lecce. Angoli 6 a 5 (p.t. 3 a 3) per il Palermo. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e l'ala Evert Skoglund; per il Palermo il secondo portiere Guzzardi e l'ala Favalli. Spettatori 13.000 circa per 33 milioni di lire d'incasso.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 8 maggio 1978 così titola: "Il LECCE come un rullo: batte il Palermo e torna al 3° posto" - Oggi per il Lecce si poneva l'imperativo categorico del successo pieno se voleva ancora continuare a cullare speranze di promozione, lo sforzo doveva essere doppio: prima doveva far fuori un agguerrito Palermo e poi dimostrare di non essere stanco, così come da qualche parte malignamente si andava dicendo. Ebbene, il Lecce è riuscito a conquistare tutti e due i traguardi con quel gol stupendo segnato da Loddi al 23' del primo tempo , quando ha scagliato un tiro a parabola sul quale Frison, forse un po' troppo in avanti, non ha potuto fare altro che guardare malinconicamente il pallone in fondo alla rete. E' stato il momento più esaltante di questa gara giocata con molta gagliardia da tutte e due le formazioni (e l'espulsione di Zagano, unitamente alle altre 5 ammonizioni, lo dimostrano ampiamente), decise a confermare il loro ruolo di squadre big del campionato. In verità il Palermo ha cominciato subito a mettere in soggezione il Lecce, disputando la fase iniziale della gara alla grande con il fermo proposito di segnare il gol che forse avrebbe potuto dare una svolta clamorosa all'incontro. Ed in effetti il Palermo è riuscito a segnare un gol, ma nettamente in fuorigioco, con Magistrelli. E' stata proprio questa rete, giustamente annullata da un arbitro che ha forse ecceduto in severità, ma che ha ben diretto la partita, a far svegliare il Lecce che così si è messo a giocare con maggiore lena. C'è da dire che si sono anche perfezionate le marcature predisposte da Giorgis e quindi Chimenti (preso in guardia da Lorusso), Magistrelli (controllato da Zagano) e Osellame (ben tenuto da Lugnan) non sono più riusciti a mettere scompiglio nella difesa salentina, oggi diretta in maniera brillante da un Pezzella super, risultato il migliore in campo. Bloccate le punte del Palermo, il Lecce ha pian piano cominciato a fermare anche l'elegante manovra del centrocampo palermitano imperniato su un vivace Borsellino, aiutato a turno da Majo e da dietro anche dal fluidificante Citterio. Il Palermo, in poche parole, è passato dalla arroganza iniziale a temere il Lecce che con Sartori e Belluzzi (grandi maratoneti) ha impostato una serie di manovre molto belle, sfruttate con intelligenza da Montenegro e Loddi, i gemelli del gol tornati a giocare insieme dopo molto tempo. Il Lecce è così pervenuto al gol del vantaggio: c'è stato un fallo di Di Cicco sul centravanti leccese che l'arbitro ha punito con una punizione al limite dell'area. Ha calciato di prepotenza Loddi ed il pallone è stato respinto alla meglio dalla barriera, lo ha ripreso Loddi che, di sinistro, ha colpito il montante basso del palo destro. Ancora una volta il pallone è ritornato in gioco e se ne è impossessato Lugnan che ha crossato al centro dove Cianci ha servito Loddi il quale con un pallonetto ha battuto Frison imparabilmente. Il Palermo ha avuto le sue buone occasioni per pareggiare e soprattutto al 34' con Chimenti: è stato bravissimo Nardin ad impedire non solo questo gol, ma almeno altri due (al 3' della ripresa su gran tiro di Citterio respinto in angolo e al 38' sempre della ripresa su una violenta conclusione di Magistrelli). Tuttavia, a differenza di altre partite, il Lecce di oggi non si è chiuso completamente, ma ha giocato con molta discrezione tattica, sfiorando così in più di alcune circostanze il gol del raddoppio. E' successo al 38' del primo tempo con Montenegro il cui colpo di testa è andato di poco alto sulla traversa; al 1' della ripresa con Biasiolo, sul cui tiro ad effetto Frison ha compiuto una parata molto valida, al 2' sempre della ripresa con Sartori che ha calciato un pallone insidiosissimo che ha attraversato tutto lo specchio della porta senza che nessuno intervenisse e atre minuti dalla fine con Montenegro che, lanciato da Cianci, fa favorevolissima posizione ha calciato fortissimo ma alto sulla traversa. Per la cronaca ed anche per sottolineare i meriti del Palermo, c'è da dire che soltanto una prodezza di Nardin al 13' del primo tempo ha impedito a Magistrelli di segnare e quindi di portare in vantaggio la sua squadra.