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Una piccola premessa. Di nostri fratelli, perché sono fratelli, ne sono morti 21 milioni solo nel Salento con conseguenze devastanti per il territorio che vive, mi vien da dire viveva, di olive, olio, trappiti e tutto l indotto che muove. Il 90% della produzione di olio non finirà sulle nostre tavole. C'è però una ripresa del 60/70 di ripresa della produzione nelle aeree del barese e del Foggiano previste per la raccolta autunnale che le aziende si apprestano a fare. Anche da noi, alcune aziende che hanno provveduto agli innesti ricominciano a vedere i primi risultati in termini di frutto sugli alberi. Sì Renato, sì, ti ringrazio per la domanda, la nostra speranza e il nostro futuro, soprattutto dei nostri figli, passa per una parola: INNESTI, il mese prossimo saranno distribuite circa 200.000 piante sperimentali da parte di UNAPROL ad aziende che provvederanno all impianto in terreno. Di Cellina e di Ogliarola praticamente non c'è più traccia, mentre la Leccina e Favolosa sembrano resistere al maledetto batterio killer, quindi si deve innestare immediatamente, le aziende devono attivarsi anche autonomamente perché se aspettiamo l intervento economico della Europa chiantanu rusciuli, che pure hanno la loro importanza. Dobbiamo fare in fretta, quella maledetta cammina ad un ritmo di 2km al mese, corre più degli agronomi e coltivatori messi insieme. Dobbiamo stringere i denti, approfitto per fare un appello: non svendiamo i nostri frantoi, non svendiamo il nostro territorio. Ci sarebbe da fare un enciclopedia. Mi fermo qui.

Leccemio®