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Premetto che a me della carta di identità del calciatore non interessa nulla. Che sia di San Pietro in lama piuttosto che di Pordenone, italiano o del Guatemala basta che sia bravo e si impegni sempre al massimo delle sue possibilità. Lo so che può sembrare un concetto egoistico e negativo, ma soprattutto negli ultimi tempi vedo tanti moralisti e perbenisti che vorrebbero solo calciatori italiani in Italia e salentini nel Lecce, in nome di un patriottismo di facciata abbastanza ridicolo. E comunque al di là di questo mio pensiero, eviterei di prendere un giovanissimo calciatore di Lecce e provincia perché temo che sarebbero più i lati negativi. Poi è ovvio che se parliamo del nuovo Maradona la situazione cambierebbe radicalmente... ma non credo sia questo il caso. Poi vi è il solito discorso, che condivido, sulla patrimonializzazione. La Cremonese ha accettato il prestito secco noi probabilmente no.

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