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Ciao Sciaky, gran parte del discorso è ineccepibile. Anche se non son sicura abbia afferrato proprio tutti i passaggi della conferenza stampa (agganciandoli alle informazioni pregresse), in particolare quello sui nuovi investimenti - anzichè la capitalizzazione in agenda dalla data di ingresso dei nuovi soci: solo alcuni sulla carta extra UE, ma tutti - quasi - con origini salentine - in primis il neo banchiere che di fatto ha sostituito lo storico (chiamiamolo storico, chè ha manifestato un certo tasso di suscettibilità). In molti hanno constatato che il fenomeno del - nemo profeta in patria - non si innesca quando a gestire società ed imprese in nome del proprio identitarismo, nella accezione virtuosa dell'identità - e non in quella estremista autoreferenziale - sono persone che hanno necessità di riscattare la propria origine, per svariati motivi: dal semplice non aver potuto condurre gran parte della propria esistenza nella propria terra; al legame ancestrale e sanguigno che lega qualsiasi mammifero agli odori e sapori della propria gene, passando dalla riscoperta di una terra unica per la quale è impossibile controllare la spinta a viverla e valorizzarla. Concordo con te, una volta ancora, se qualcuno ha ancora dubbi, che il lavoro del DG e del DS è stato improntato a ridimensionare le spese ingiustificabili e pericolose che ci hanno portato a vivere, complice la pandemia, un post retrocessione dalla A da brivido. E pure che non è immaginabile abbassare la guardia ora, continuando a gestire le risorse con estrema parsimonia e oculatezza usando il vivaio come solo pochi veterani sanno fare. Spero di tranquillizzarti sul fatto che le risorse fresche - quelle di maggior rilievo e importanza - sono pubbliche e legate ai giochi del Mediterraneo. Che non si tratterà assolutamente di stadi nuovi e altre fantasticherie, ma di funzionalità, efficacia ed efficienza: sicurezza e nuova copertura. Magari con qualche elemento di tecnologia aggiunto legato alle nuove energie. Quando al sindaco, anche per come ha gestito sobriamente la fase di appalto, senza gli eccessi delle altre società che tu stesso definisci eccessive nel rischio, lo definirei più libertario e semiliberale che liberista. Tanto che non di rado, io stessa, gli ho rimproverato eccesso di cautela.

veronica_chirienti®