sabato 15 febbraio 2020 Per i miracoli ci stiamo attrezzando

Liverani festeggia la vittoria conto la Spal
Liverani festeggia la vittoria conto la Spal

La partita con la Spal è stata effettivamente la più complicata del nuovo corso giallorosso avviato nel 2020. Gli emiliani sono partiti molto forte, provando subito a fare il match, e hanno messo in difficoltà un Lecce più titubante rispetto alle ultime uscite, spesso lento nei contrasti e poco incline a pungere. Certamente i giallorossi si sono trovati di fronte un ospite scomodo, rigenerato dal cambio di guida tecnica e con due o tre giocatori forti fisicamente ed estremamente determinati. Molta Spal nel primo tempo, quindi, e molto vento a condizionare le giocate dei 22 in campo: è stata dunque una prima frazione fatta di fatica, frequenti errori in impostazione, soprattutto da parte del Lecce, e qualche timore.
Ma il Lecce con il nuovo anno ha ritrovato innanzi tutto fiducia, e ha trovato tecnica e corsa anche grazie al rientro dei suoi uomini più dinamici (Majer e Calderoni) e all’autorità con cui i nuovi arrivati si sono inseriti in gruppo. Così, pur non meritandolo, il Lecce passa al 42' grazie a una splendida azione "alla mano" di marca rugbistica, che porta Majer davanti al portiere emiliano dove viene toccato e messo giù da Bonifazi; rigore per i padroni di casa e trasformazione fredda del capitano Mancosu che consente di rientrare negli spogliatoi con maggiore tranquillità.
Pochi minuti del secondo tempo e la Spal trova però il pareggio, al 47', con Petagna che di testa, su corner, mette il pallone nell’angolo alla destra di Vigorito. Rispetto al primo tempo tuttavia il Lecce reagisce con più convinzione: alza il baricentro del gioco, porta pressione agli avversari, soprattutto con Barak e Shakhov (subentrato a Falco, fermato da un infortunio muscolare), e riesce ancora a proporre il suo gioco di prima con buona circolazione di palla. I giallorossi arrivano al raddoppio al 67', con azione simile a quella del primo tempo: una combinazione palla a terra Shakhov - Barak - Mancosu libera Majer al tiro sulla destra e lo sloveno piazza con precisione sul palo opposto la palla del 2 a 1. Il Lecce si copre con Paz, prima, e poi con Dell’Orco che sostituisce Calderoni, non al massimo dopo il lungo stop, stringe i denti e porta a casa la terza vittoria consecutiva.
Qui sta forse la differenza rispetto ad altre partite giocate al Via del Mare con meno fortuna e meno sicurezza: il Lecce appare oggi consapevole di una forza ritrovata, e sostenuto da una voglia che forse era stata offuscata da un transitorio calo di forma fisica e da una serie incredibile di infortuni. Stringono i denti nel recupero, i ragazzi di Liverani, ma non mollano la prospettiva di fare un importante passo in avanti verso il traguardo della salvezza. Partita non bellissima, ma vittoria dolcissima e fondamentale per guardare avanti con maggiore fiducia: la salvezza resta un miracolo, ma sembra alla nostra portata.

(o-w.k.)