domenica 21 marzo 2021 Lecce avanti a colpi di Coda

Massimo Coda: quarta doppietta consecutiva
Massimo Coda: quarta doppietta consecutiva

Il Lecce inanella a Frosinone la terza vittoria consecutiva di un miniciclo che l'ha visto contrapporsi ad alcune tra le squadre più accreditate all'inizio del campionato; porta a casa dal Lazio altri tre punti e la seconda piazza in classifica, quella utile per la promozione diretta.
Dopo un lungo periodo di apparizioni opache, forse motivate anche dalla necessità di raggiungere condizione atletica e automatismi utili per il rush finale, prestazioni e risultati delle ultime partite vanno oltre le più rosee aspettative. Non solo il Lecce ritrova gioco e goal, ma soprattutto ottiene conferme anche da uomini che in alcuni momenti apparivano, a torto, al margine del progetto, o che nelle ultime settimane avevano attraversato un lungo periodo di letargo calcistico: oltre ad avere rivisto un ottimo Pettinari e un concreto ed efficace Majer, il Lecce a Frosinone ritrova anche Tachtsidis che gioca con continuità 90 minuti di attenzione e tecnica e serve un paio di assist preziosi per le segnature giallorossi. La partita con il Frosinone era forse la più importante delle tre (dopo Chievo e Venezia) perché rappresentava, per certi versi, la conferma definitiva di un ritrovato smalto della truppa Corini, il banco di prova più importante dal punto di vista tecnico per valutare l'effettivo potenziale della squadra. Nella realtà si è rivelata forse meno complicata rispetto al precedente, tiratissimo, confronto con il Venezia perché giocata a ritmi più compassati e resa più abbordabile anche da una serie di episodi favorevoli che hanno pesato a favore del Lecce nei momenti cruciali dell'incontro.
Primo tempo di confronto, e, tutto sommato, di studio tra le due squadre, in cui il Frosinone si rende seriamente pericoloso con un tiro secco di Tribuzzi appena dentro l'area e che Gabriel, tenendo fede al suo nome, vola a deviare oltre la traversa; poi la prima frazione offre poco altro da parte di entrambe le squadre.
Ad inizio ripresa il palo salva i giallorossi e le sorti della partita, su un tiro da destra ancora di Tribuzzi, e da quel momento il match vira a favore dei salentini. Su cross di Henderson Coda al 7' aggancia un pallone difficile a centro area e, grazie a un fortunato rimpallo, la mette dentro di prepotenza; al 23' sempre Coda si permette di sbagliare un calcio di rigore concesso per fallo di Vitali su Pettinari, ma pochi minuti dopo regala un ulteriore perla su lancio millimetrico di Tachtsidis: l'Hispanico aggancia in area, controlla, riesce a girarsi e di sinistro sigla la sua quarta doppietta consecutiva. Il Lecce a quel punto è padrone della partita, e in campo brillano un po' tutti: Mancosu che avvicenda un impeccabile Henderson, Nikolov che sostituisce Majer e al 36' ben servito in area dallo stesso Mancosu tira a botta sicura trovando Bardi pronto alla respinta; infine sfavilla Pablito Rodriguez che, innescato ancora da un lancio di Tachtsidis in una micidiale ripartenza al 39', tira fuori dal cilindro uno splendido pallonetto che supera il portiere laziale, manda in visibilio l'intera panchina e lo stesso Corini e chiude definitivamente il conto.
Il Lecce si presenta quindi alla sosta del campionato in gran spolvero: l'applicazione dello staff tecnico nel consolidare un'identità di squadra con entusiasmo e convinzione e, non meno importante, la pazienza dei tifosi, vengono ripagate a suon di gol e punti a indicare che i giallorossi sono pienamente in condizione di giocarsi le ultime partite di campionato per ambire alla promozione diretta. Ora però è importante mantenere la consapevolezza di questa ritrovata forza senza cedere ad atteggiamenti di supponenza, che più volte in questo campionato hanno penalizzato il Lecce più nella prestazione che in termini di classifica. La squadra si muove bene, è paziente quando serve esserlo e aggressiva quando deve, copre con attenzione il campo nelle diverse fasi di gioco e, soprattutto, dispone di uomini il cui talento è in grado in ogni momento di risolvere una partita. Occorre andare avanti con pazienza e a testa bassa, sapendo, ora sì, di poter contare su una rosa di primo livello e soprattutto su un quasi perfetto assemblaggio dell'organico. Alla fine, però i risultati sono frutto anche di coincidenze fortunate, come è apparso sia Venezia che a Frosinone; per completare l'opera occorrerà dotarsi anche di una buona dose di fortuna.

(o-w.k.)