Tabellino della partita

16/12/1951 - Lecce, stadio Carlo Pranzo
13° giornata del Campionato di Serie C 1951/1952
Lecce 2Cosenza 1
Gambazza
Volponi
Terzolo
Gorini
Bernardin
Tosi
Cardinali
Rimbaldo
Bislenghi
Stabellini
Prevosti
Dal Pozzo
Martini
Campana
Del Morgine
Manfredini
Ferrara
Massara
Amicarelli
Stradella
Pernigo
Coltella
All.: LevrattoAll.: Piccaluga Angelo
Eventi:
30' Gol Bislenghi
34' Gol Bislenghi
68' Gol Amicarelli
Arbitro: Benedetti di Piombino (LI)
Note:
Cronaca:
Quando il Lecce è in vena, quando il suo attacco è scatenato, non c'è scampo per gli avversari. Il punteggio così misurato fa pensare ad un successo contrastato o per lo meno stentato, ma la verità è un'altra. Se effettivamente l'ultimo quarto d'ora di gioco è stato condotto su un ritmo incerto ed emotivo a causa del furioso serrate del Cosenza, il primo tempo della partita ha registrato una chiara superiorità di azioni del Lecce, il cui quintetto di attacco con trame ficcanti e travolgenti ha sottoposto la difesa calabrese ad un incessante lavoro di tamponamento. E se si pone l'accento sulla prima parte della gara è perchè essa ci ricorda gli episodi più significativi che fanno parte integrale della violenta offensiva scatenata dai giallorossi: un poderoso tiro di punizione di Cardinali respinto in pieno dalla base del montante che ha attraversato tutta la luce della porta, due gol realizzati da Bislenghi nel breve volgere di quattro minuti (il primo su cross dalla destra del mediano Gorini e Bislenghi che scaraventa di testa la palla in rete alla destra di Dal Pozzo, il secondo con un poderoso tiro su azione Gorini-Rimbaldo-Cardinali, il portiere Dal Pozzo in tuffo riusciva a sfiorare la sfera, ma la violenza del tiro non gli permetteva di evitare il gol), una terza rete marcata ad opera di Rimbaldo annullata dall'arbitro per contemporaneo fuorigioco di Prevosti (Cardinali quasi dal fondo campo smistava al centro, raccoglieva Rimbaldo ma, prima che scoccasse il tiro, Prevosti sulla spinta della corsa lo superava mettendosi automaticamente in fuori gioco). Le azioni di attacco del Lecce sono state tutte caratterizzate da un ritmo veloce e da un gioco scintillante. Si può dire che l'avversario non ha avuto respiro, invero quando il Cosenza ha abbozzato qualche controffensiva affioravano evidenti i segni dell'improvvisazione. Impostata a priori la gara sulla difensiva è risultato perciò notevolmente arduo per il Cosenza mutare la tattica allorchè il risultato si è messo sulla negativa ( e i gol erano addirittura due), tenuto soprattutto presente che, se il quintetto di punta leccese s'è trovato in giornata di vena , in forma è apparsa anche la difesa, per cui l'attaccante Stradella del Cosenza, controllato efficacemente da Bernardin e all'occorrenza da qualche altro angelo custode, non ha potuto comandare la manovra del reparto nè svolgere il suo gioco in profondità con le ali. Bloccate le mezze ali, praticamente l'attacco rossoblu è stato reso nullo. Fisionomia diversa ha avuto il secondo tempo, un Lecce in vantaggio di due gol avrebbe dovuto necessariamente controllare più attentamente la situazione mediante un gioco di attesa purchè, beninteso, l'avversario non gli prendesse la mano. Il Cosenza ha avuto così un graduale ritorno, superiore certamente alle previsioni, la compagine calabrese faceva appello alle sue risorse di cuore e generosità. E' stato tuttavia ancora il Lecce il protagonista dell'incontro anche in questa seconda parte. Sul contropiede, infatti, l'undici giallorosso è stato sempre più pericoloso, ha sfiorato più di una volta il successo, ha dimostrato insomma di essere sempre presente in campo. Bisogna anche aggiungere che, allorquando Amicarelli ha segnato il gol cosentino, il Lecce ha decisamente ripreso le redini del gioco. Verso la mezz'ora invece la gara è entrata nel suo pathos, uomini di classe come Stradella, Pernigo, Coltella, Campana hanno sempre le loro risorse, S'è visto il Cosenza scendere rabbiosamente in area leccese, tessere trame che aggiravano lo schieramento salentino, ma ecco pronta la contromisura dei leccesi: Stabellini. Classe contro classe. Stabellini è retrocesso a mediano al posto di Gorini e, facendo blocco insieme con Bernardin, Tosi, Volponi, ha detto no ad ogni azione dei rossoblu.