Tabellino della partita

20/12/1953 - Empoli (FI), stadio Comunale "Vecchio Castellani"
13° giornata del Campionato di Serie C 1953/1954
Empoli 1Lecce 0
Bachi
Nardi
Stocco
Puccetti
Toneatto
Malinverni
Merlin
Lenci
Buda
Biagini
Bernard
Zanotti
Asta
Giannuzzi
Terzolo
Carminati
Cauzzo
Repetti
Bozzato
Bislenghi
Stabellini
Frigo
All.: Viani (II) VinicioAll.: Vianello
Eventi:
20' Gol Bernard
Arbitro: Pasini di Novara
Note:
Calci d'angolo 5 a 3 per l'Empoli. Al 24' del p.t. Biagini (Empoli) si infortunava al ginocchio sinistro e lasciava il campo per due minuti, Al 30' scambiava il ruolo con Merlin e restava praticamente inutilizzato all'estrema destra fino alla conclusione.
Cronaca:
Il Corriere dello Sport di lunedì 14 dicembre 1953 così commentava a firma dell'inviato Mario Pennacchia: "Un attimo di gioco è bastato all'Empoli per scoprire il trucco del Lecce. Poiché Bozzato in effetti giocava avanzatissimo in contraddizione con il numero recato sulle spalle, il tecnico dell'Empoli Viani evitava di sacrificare un mediano (Malinverni) nell'esclusivo controllo dell'avversario più temuto e senza modificare lo schieramento affidava a Stocco la competenza di fare da ombra all'interno giallorosso. La mossa giovava all'Empoli anche per un altro verso: Malinverni infatti, incalzando costantemente Repetti, ha avuto modo di spalleggiare, anche senza volerlo, i suoi attaccanti trascinato come'era in area leccese dallo stesso rivale che appunto, oltre quella di ala, nei momenti di attacco copriva frequentemente anche la posizione di interno. Nell'altro settore del campo non vi era né poteva esservi identica operazione perché si sapeva dell'esclusivo ruolo di suggeritore di Stabellini. Sicchè a Nardi restava l'onere di neutralizzare Frigo e Puccetti si limitava solo a evitare che Stabellini minacciasse direttamente. Le conseguenze furono preso evidenti poiché l'egregia impostazione di gioco curata da Stabellini invariabilmente finiva in un vicolo cieco mentre più disinvolto l'Empoli penetrava nell'altro campo. Tutti i primi venti minuti recavano questa impronta ad eccezione della fulminea apertura che portava il Lecce alla soglia del gol per un lungo diagonale di Repetti e due calci di punizione di Bislenghi. (...) Meticoloso fraseggiare degli avanti toscani, traversoni da destra a sinistra e scambio tra Bernard e Lenci, il tiro di questi fu ribattuto, Bernard stoppava con il petto e su rimbalzo fulminava a mezza altezza in diagonale sulla sinistra di Zanotti. Sembrava un avvio per l'Empoli, ma lo arrestò la malasorte, Biagini si infortunava e praticamente è sparito dalla economia del gioco degli azzurri che hanno ceduto immediatamente ai suggerimenti della prudenza. Il Leccea allora si rianimava ma l'accorgimento che in precedenza gli aveva procurato tanto successo in quell'istante si mostrava dannoso poiché Bozzato e Bislenghi non giostravano più in una zona scoperta del rettangolo ma in un'area super affollata dove il guizzo felino e la stoccata rapida erano impediti; Stabellini difficilmente poteva pescare compagni smarcati. Sicchè all'Empoli è stato sufficiente arretrare Lenci e Merlin. La gara cambiava dunque volto e mnifestava una più insistente iniziativa del Lecce. I pugliesi minacciavano Bachi al 33' con Repetti (colpo di testa su calcio d'angolo) e per poco non pareggiavano cinque minuti dopo: lungo tiro di Bislenghi, Bachi non trattiene, Frigo tocca il pallone a Bozzato che gira al volo, Bachi rialzandosi se lo trova fra le braccia! Ripresa senza scintillii, il lecce riprese quindi la filastroca dei suoi tentativi, ma senza inventare qualcosa di nuovo, sicchè spietatamente sorvegliati Bozzato e Bislenghi mai ebbero la possibilità di realizzare l'ambizioso desiderio. E anzi è stata ancora dell'Empoli l'ultima scudisciata, spezzato il cerchio giallorosso, Bernard e Lenci crearono a metà campo un'idea di gol, Buda la fece sua e si portò a due passi da Zanotti che però fu abile e pronto a mimetizzzare lo specchio della porta. Gli istanti conclusivi sono stati spesi dal Lecce per rivelare una irriducibile generosità che purtroppo il risultato non ha compensato. E' quindi difficile giudicare la squadra della ^autarchia^ che è e rimane ancora la squadra rivelazione del campionato: certo si può affermare che giocando a quel ritmo e giovandosi di esponenti abili, tra i quali i più in gamba sono apparsi Stabellini, Bozzato e i laterali, può recuperare tranquillamente la sosta di Empoli"