Tabellino della partita

17/10/1976 - Lecce, stadio Via del Mare
4° giornata del Campionato di Serie B 1976/1977
Lecce 2Brescia 0
Nardin
Lorusso
Croci
Mayer
Zagano
Pezzella
Sartori
Biondi
Loddi
Fava
Montenegro
Garzelli
Berlanda
Cagni
Viganò
Colzato
Botti
Salvi
Beccalossi
Altobelli
Zanotti
Ghio
All.: RennaAll.: Angelillo Antonio Valentin
Eventi:
54' Gol Loddi
61' Sostituzione Tedoldi per Beccalossi
71' Sostituzione Giannattasio per Biondi
90' Gol Sartori
Ammonizione Sartori
Ammonizione Montenegro
Ammonizione Altobelli
Arbitro: Pieri di Genova
Note:
Pomeriggio autunnale, con poco vento. Terreno scivoloso e pesante per la pioggia caduta poco prima della partita. Ammoniti Altobelli e Montenegro per proteste, Sartori per ostruzionismo. Sorteggio antidoping negativo. Angoli 6 a 2 (p.t 3 a 0) per il Lecce. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e l'ala Petta; per il Brescia il secondo portiere Cafaro e il centrocampista Biancardi.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 18 ottobre 1976 così titolava: "Il LECCE ha capito la musica, tanto sudore, praticità e gol" Con una gara generosa, anche se tecnicamente povera, sconfitte le ambizioni del Brescia. Il Lecce ha brindato finalmente anche col calice della B, dopo l'orgia di coppe e trofei. Il Lecce, è vero, ha fatto un pò soffrire con quel primo tempo in cui non è riuscito a tirar fuori che qualche "patacca" offensiva. Un pò era per una questione psicologica, di paura. ma un pò c'entrava quella zona centrale in cui si accendevano più candele che lampadine. Ma quando Loddi, al 9' della ripresa, è scattato sulla sinistra raccogliendo un perfetto suggerimento di fava ed ha trovato nel suo piede sinistro la carica e la precisione dell'anno scorso, il Lecce ha finalmente cominciato a convincersi che la B è una categoria in cui fa strada chi lascia perdere inutili e dannose sudditanze psicologiche. Ed è venuta fuori la squadra con il suo carattere e il suo modo deciso di difendere il risultato; ha anche ragionato di più a centrocampo ed ha perfezionato il successo con quel secondo gol che non poteva non appartenere a Montenegro (suo lo scatto generoso e il suo tiro-allungo che ha costretto Garzelli ad una respinta disperata) e soprattutto a quel Sartori che anche oggi ha addirittura esaltato tutti, pubblico ed avversari, ha corso come un dannato, si è lanciato persino sui palloni che finivano fuori, ha coperto anche i vuoti che sembravano impossibili da coprire. Insomma una partita quasi eccezionale, specie se si tiene conto che quattro giorni fa ne aveva giocata un'altra allo stesso livello, correndo per due ore e sostenendo l'intera squadra, da lui e da Montenegro letteralmente spinta verso il clamoroso successo nella finale di ritorno della Coppa Italo-Inglese contro gli inglesi dello Scarbourough, decisa ai supplementari con una schiacciante vittoria per 4 a 0.