Tabellino della partita

27/11/1977 - Rimini (FO), stadio Romeo Neri
12° giornata del Campionato di Serie B 1977/1978
Rimini 0Lecce 1
Recchi
Agostinelli Alfiero
Raffaeli
Marchi
Grezzani
Romano (II) Vincenzo
Fagni
Berlini
Sollier
Bertini
Crepaldi
Nardin
Lorusso
Lugnan
Belluzzi
Zagano
Pezzella
Cannito
Biasiolo
Skoglund
Russo
Beccati
All.: Bagnoli OsvaldoAll.: Giorgis
Eventi:
31' Gol Skoglund
67' Sostituzione De Pasquale per Biasiolo
67' Sostituzione Lorenzetti per Berlini
Ammonizione Lorusso
Ammonizione Beccati
Ammonizione Cannito
Ammonizione Lugnan
Arbitro: Milan di Treviso
Note:
Pomeriggio di sole con vento di tramontana. Terreno di gioco molto pesante ed allentato per la pioggia caduta nei giorni scorsi. Spettatori 8.369 per un incasso di Lire 28.813.900 (compresa la quota abbonati di 7.500.000). C'erano circa mille tifosi salentini giunti con tre pullman da Lecce e con auto da tutte le parti della Romagna. Molte bandiere e striscioni dei Lecce-club di Ferrara e Siena. Ammoniti per il Lecce Lugnan e Cannito per proteste. Beccati e Lorusso per aver placcato il pallone con le mani. Sorteggio antidoping negativo per Nardin, Zagano e Pezzella del Lecce e per Fagni, Romano e Raffaeli del Rimini. Angoli 7 a 3 (p.t. 2 a 2) per il Rimini. A disposizione in panchina per il Lecce il secondo portiere Vannucci e il centrattacco Loddi; per il Rimini il secondo portiere Pagani e l'ala Pellizzaro Domenicacci.
Cronaca:
La Gazzetta del Mezzogiorno di lunedì 28 novembre 1977 così titolava: "Un Lecce favolosamente concreto straccia il Rimini e va in orbita". Una partita davvero eccezionale per gioco d'assieme e concretezza delle manovre. Cominciamo a chiamarlo "signor Lecce", un pò per simpatia, un pò perchè se l'è meritato. E' stata una vittoria superba, con il succeso odierno è passato dal terzo al secondo posto in classifica, stringendosi a braccetto con il Taranto. L'autore di un così prestigioso exploit è stato Evert Skoglund, figlio d'arte dell'indimenticato Nacka, che ha azzeccato con perfetta scelta di tempo un preciso colpo di testa, mandando a sbattere il pallone prima contro il palo destro di Recchi e poi a carambolare in rete. Un gol, tuttavia, prima costruito da Biasiolo che, venendo fuori da una furibonda mischia sotto l'area riminese, ha servito con puntualità Beccati, il quale superato con uno stretto dribbling Agostinelli, ha pennellato un pallone d'oro per Belluzzi e Skoglund, appostato ad appena un metro dalla porta, Belluzzi s'è abbassato con perfetto sincronismo, permettendo a Skoglund di segnare imparabilmente. Si era al 31' del primo tempo, periodo in cui il Rimini si stava affacciando con una certa frequenza sotto l'area leccese. Oggi s'è visto un Lecce esemplare sotto l'aspetto tattico e s'è vista soprattutto la mano di Giorgis il quale, tanto per dirne una, ha cambiato dopo poche battute di gioco la marcatura sul "messicano" Bertini, affidandolo a Belluzzi e mandando Biasiolo su Berlini.Una mossa importante effettuata in campo, dopo quelle preparate a tavolino (Lorusso ha giocato sul temibile Fagni, Zagano su Crepaldi, Pezzella libero, Lugnan sul funambolico Sollier, Russo sul pimpante Marchi e Cannito sul fluidificante Raffaeli). La partita è stata interessante e a tratti bella, con manovre di gioco velocissime, sviluppate sia dal Rimini che dal Lecce. Soprattutto il primo tempo ha riservato per i salentini le più grosse soddisfazioni, al 3' su un cross a rientrare di Cannito poteva passare in vantaggio per un improvviso intervento di Grezzani che ha rischiato l'autogol. Gli avversari si sono fatti pericolosi con Fagni, provvidenziale l'intervento di Zagano. Il Lecce al 16' ha cercato il gol-sorpresa con un gran tiro di Belluzzi di poco al lato e al 22' ha sviluppato una gran bella azione con Biasiolo che ha servito Cannito, il cui cross al centro è stato deviato alla meglio da Grezzani, oggi....intenzionato a segnare a tutti i costi un autogol alla sua squadra. Poi il gol-vittoria al 31' e tutta la ripresa è stat un'autentica sofferenza per il Lecce che, avendo arretrato di una decina di metri il centrocampo, è stato messo sotto tiro dal Rimini, il quale però, pur dominando territorialmente, non ha mai creato serie preoccupazioni per Nardin. Una vittoria meritata, quindi, per il Lecce, che è servita anche ad esaltare la sua magnifica difesa, dove Lorusso non ha fatto toccare letteralmente un solo pallone a Fagni, spettacolare poi la prestazione di Pezzella, mentre a centrocampo Biasiolo ha corso e contrastato validamente e un Belluzzi superlatico ed un Russo esperto e grintoso, hanno poi dato una mano a Cannito che se l'è cavata con molta dignità.