Nell'andata della semifinale play-off contro il Foggia Braglia ha schierato la stessa formazione che nel girone di ritorno aveva consentito al Lecce di battere nettamente i rossoneri, con l'unica eccezione di Doumbia (che sarā comunque il migliore dei suoi) al posto di Surraco. Stavolta perō De Zerbi ha mangiato la foglia, o forse i giallorossi non sono scesi in campo con la stessa determinazione e concentrazione esibita a febbraio; fatto sta che allora il Lecce ci mise solo sei minuti a incanalare il match nella direzione giusta grazie a un gol di Lepore, mentre oggi dopo sei minuti gli ospiti avevano giā ipotecato la vittoria grazie a una doppietta di Iemmello.
Con il risultato compromesso giā partenza, il Lecce avrebbe potuto essere travolto, rendendo cosė praticamente inutile la partita di ritorno allo Zaccheria; in effetti ci sono voluti alcuni minuti - e la sostituzione di Liviero con Caturano - per ridare equilibrio e morale ai giallorossi, ma gli uomini di Braglia hanno avuto l'indubbio merito di non arrendersi. Sotto lo sguardo attonito del pubblico delle grandi occasioni, i gol segnati da Moscardelli e Lepore hanno almeno consentito di prendere atto che la difesa del Foggia - anche a fronte del gioco non certo travolgente del Lecce - č tutt'altro che impermeabile; questa consapevolezza, unitamente al regolamento dei play off che non premia in modo particolare le reti segnate fuori casa, lascia ancora qualche speranza ai giallorossi in vista del match di ritorno. Domenica prossima, sul campo del Foggia, al Lecce basterebbe arrivare al 90' con il minimo vantaggio per portare l'incontro ai tempi supplementari (e poi, eventualmente, ai rigori), ma per riuscirci gli uomini di Braglia - e lo stesso tecnico toscano - non potranno sbagliare nulla, nč sul piano collettivo nč su quello individuale.