Tabellino della partita

07/12/2003, ore 15:00 - Lecce, stadio Via del Mare
12° giornata del Campionato di Serie A 2003/2004
Lecce 1Parma 2
Poleksic
Siviglia
Silvestri
Stovini
Abruzzese
Cassetti
Ledesma
Piangerelli
Tonetto
Bojinov
Chevanton
Frey
Bonera
Ferrari
Cannavaro P.
Junior
Barone
Donadel
Marchionni
Morfeo
Bresciano
Gilardino
All.: RossiAll.: Prandelli
Eventi:
31' Espulsione diretta Poleksic
32' Sostituzione Amelia per Bojinov
41' Ammonizione Gilardino
47' Gol Gilardino
60' Ammonizione Silvestri
60' Ammonizione Morfeo
63' Ammonizione Donadel
70' Gol su rigore Chevanton [rig.]
71' Sostituzione Carbone per Bresciano
78' Gol Gilardino
79' Sostituzione Konan per Abruzzese
81' Sostituzione Nakata per Morfeo
81' Ammonizione Konan
83' Sostituzione Giacomazzi per Piangerelli
86' Sostituzione Filippini per Marchionni
Arbitro: Bergonzi di Genova
Note:
Giornata fredda e ventosa; corner: 4-2 per il Parma.
Cronaca:
Come da previsioni, Rossi lascia in panchina Amelia, preferendogli Poleksic. Per ironia della sorte, dopo solo mezz'ora, Rossi deve tornare ad Amelia: Poleksic stende Gilardino ormai lanciato a rete e il signor Bergonzi lo manda negli spogliatoi. Amelia festeggia il ritorno in porta con una gran parata sul penalty di Morfeo. Poleksic si era comunque distinto per una bella uscita in due tempi, sempre su Gilardino. Il primo tempo si conclude con il Lecce in dieci, ma senza altre emozioni. Nella ripresa il Parma passa dopo soli due minuti: su un lancio lungo Bresciano sfiora di testa e il solito Gilardino anticipa Silvestri e batte Amelia. Il Lecce reagisce con orgoglio e sfiora il pareggio con Tonetto, che da distanza ravvicinatissima centra il palo. Il pari arriva al 28' con Chevanton, che prima si guadagna un calcio di rigore andando via a Cannavaro, poi si incarica personalmente della trasformazione. Ma il Parma non ci sta e sfrutta anche la stanchezza che affiora fra i dieci giallorossi rimasti in campo: sono passati solo cinque minuti dal pareggio, quando Donadel serve con un pallonetto l'irresistibile Gilardino, che deride tre difensori leccesi con un tocco di punta che lascia di stucco Amelia.